mercoledì 4 novembre 2015

Risotto ai topinambur e porri con ceci tahin e semi di papavero


Il titolo di questa mio post potrebbe far pensare ad una ricetta laboriosa e dai mille ingredienti, ma in effetti non è così. Di certo l'arrivo della mia stagione preferita mi ha messo di buon umore e mi ha dato l'ispirazione per questo delizioso risotto autunnale a base di topinambur e porri. Dei ceci che avevo lessato il giorno prima insieme a tahin e succo di limone hanno mantecato perfettamente donando cremosità e corpo. Un tocco di curcuma fresca appena grattuggiata e i semi di papapavero hanno concluso l'opera. Il risultato è semplicemente straordinario.
Il riso, un lungo ribe semi-integrale, va risciacquato lungamente se non addirittura messo a bagno, quindi tostato con un filo d'olio extravergine finchè non diventa traslucido, poi si uniscono i porri in maniera tale che non ri brucino durante la tostatura del riso.
Ma addentriamoci nella preparazione.


Ingredienti per 2/3 persone:
150gr di riso semi-integrale ribe
3 topinambur
5cm di porro
2 cucchiai di ceci lessi
1/2 cucchiaio di tahin
1 spicchio di limone
olio extravergine d'oliva 2 giri
curcuma e semi di papavero qb 
sale integrale di Mothia

Procedimento:
Pulite e tagliate sottilmente il porro e i topinambur, sciacquate il riso e scaldate una pentola d'acqua. In un tegame alto fate tostare il riso con un paio di giri d'olio, aggiungete quindi il porro e subito dopo il topinambur. Fate rosolare mescolando di continuo e iniziate ad aggiungere mestolo a mestolo l'acqua bollente, facendo assorbire per bene prima di versare il successivo.


Non appena il riso sarà quasi al dente salate e grattuggiate un po' di curcuma o aggiungetene un pizzico in polvere se non l'avete fresca.
Nel frattempo frullate i ceci con il tahin e il succo di limone, aggiustando di sale. Mantecate il riso a fuoco spento con la crema ottenuta, che alla fine altro non è che hummus. Impiattate e spolverate con semi di papavero e curcuma grattuggiata, regolando la densità con qualche cucchiaio d'acqua bollente se necessario.




giovedì 22 ottobre 2015

Tarte tatin di mele rosse semi di canapa e cannella...una crostata capovolta!



Mele, cannella, semi di canapa, pochissimo zucchero integrale e poco glutine.
Questo dolce si prepara in 20 minuti, non sporca tutta la cucina, non appesantisce e nutre....davvero!
La frolla l'ho fatta nel robot da cucina in 3 minuti, unendo delle farine alternative alla classica farina integrale di grano tenero agli straordinari e versatilissimi semi di canapa decorticati, al malto di riso e poco olio extravergine d'oliva.


Anche per i dolci, a parte per quelli crudisti in cui utilizzo l'olio vergine di cocco biologico (naturalmente), opto sempre per un locale olio extravergine d'oliva che sopporta bene le temperature e supporta bene i produttori locali.
Mele locali e bio, semi di canapa locali e bio, per gli ingredienti più "esotici", quali zucchero integrale e cannella ad esempio, mi affido ai mercati equo-solidali e almeno sono sicura che qualcuno protegge i coltivatori e le foreste!
Ma veniamo a noi.


Le mele sbucciate e affettate le dispongo a raggiera in una teglia da crostata unta con olio extravirgine e poi le spolvero di cannella e zucchero integrale prima di ricoprirle con la frolla. Considerate che la tarte tatin verrà capovolta e la parte a vista sarà qualla con le mele, quindi disponetele bene.
In cottura si insaporiranno e, rilasciando la loro acqua di vegetazione, creeranno un leggerissimo caramello.


La frolla la stendo tra due fogli di carta forno, così non si rompe ed è facile da gestire. Considerando che l'unico legante è il malto è un po' fragilina, ma in questa maniera stendo, tolgo uno dei due fogli e con l'altro rigiro la frolla sulle mele. Quando ben posizionata tolgo la carta forno e taglio gli eccessi sui bordi.
Ultimo accorgimento è quello di rigirare la frolla ai bordi verso l'interno, in modo da "abbracciare" bene le mele.


La carta forno per favore riutilizzatela per altre cose non la buttate via.



Ingredienti per la frolla:
100gr di farina d'avena integrale
70gr di farina di cocco
50gr di semi di canapa decorticata
100gr di malto di riso
35gr di olio extravirgine d'oliva
1 pizzico di sale

Per il ripieno:
2 mele rosse
1 cucchiaio di zucchero integrale (io dulcita)
1 cucchiaino di cannella macinata (io macinata fresca)
una spruzzata di limone (facoltativo)

Procedimento:
In un robot da cucina frullate tutti gli ingredienti per la frolla e formate una palla che farete riposare mentre preparate il resto.
Lavate, sbucciate e affettate le mele in spicchi non troppo spessi. Disponeteli a raggiera in una teglia da crostata precedentemente unta con poco olio extravirgine, senza dimenticare i bordi.
Stendete la frolla tra due fogli di carta forno, deve essere sottile ma non carta velina altrimenti si rompe, si brucia e le mele rimangono crude. Un po' meno di un dito.
Con l'aiuto del foglio di carta inferiore ribaltate la frolla sulla teglia con le mele, rimboccate i bordi e mettete in forno preriscaldato a 160° per 12/15 minuti circa, ma dipende molto dal forno. La mia si è colorita in fretta, quindi occhio!
Fate raffreddare qualche minuto prima di rivoltarla su di un piatto da portata, facendo molta attenzione ai succhi che potrebbero gocciolare sulle vostre mani.
La crosta è croccante ma l'interno intriso di mele, caramello e cannella! Una delizia....
 
Si è un po' bruciacchiata questa!

 


giovedì 15 ottobre 2015

Vellutata ricca con miglio verdure e fagioli Mung



Non a tutti piace il miglio e non tutti sono abituati all'idea di mangiare nuovi cibi, di consistenza e forma non usuali.
Il miglio viene dato agli uccelli, ma noi ne facciamo pochissimo uso e questo è un male perchè ha molte proprietà importanti.
E' l'unico cereale alcalinizzante e questa sarebbe già un'ottima ragione per consumarlo abitualmente, è privo di glutine, quindi ottimo per i celiaci, è ricco di ferro, magnesio, fosforo, silicio, vitamine A e B, dà energia e si digerisce molto facilmente. Serve altro?


Lo trovate in commercio sotto molte forme: decorticato, soffiato, in fiocchi, farina e anche sotto forma di bevanda (latte di miglio).
Cuoce in 20 minuti, dopo averlo sciacquato bene sotto acqua corrente e, se avete il tempo e la voglia (ve lo consiglio), tostato in padella prima di aggiungere un quantitativo doppio di acqua fredda che assorbirà del tutto durante la cottura. Se lo salate a fine cottura potrete usare meno sale e i chicchi rimarranno più integri.


Ma andiamo alla vellutata!
Avevo in casa un po' di verdure diverse e, come Paperone con la sua zuppa di bottoni, ho cominciato con due foglie di spinaci, due broccoletti, una patata dolce....e via via mi sono ritrovata con una zuppa davvero ricca.
Ho poi frullato il tutto per ottenere una vellutata dal gusto spettacolare e dalla consistenza "amica" di tutti.
Mi sono ricordata solo alla fine di scattare qualche foto...quindi vedrete soltanto il piatto finito, ma è facilissimo da preparare.


Un ultima nota meritano i fagioli Mung, anche chiamati impropriamente soia verde, ricchissimi di proteine e nutrienti, sono anche ricchi di fitoestrogeni, per tanto metteteli a bagno per almeno qualche ora o la sera prima anche se non necessitano di ammollo. Combattono il colesterolo grazie alla lecitina contenuta, regolano anche la glicemia e hanno basso indice glicemico.


Ingredienti per 2 persone:
80gr di miglio decorticato
50 gr di fagioli Mung
4-5 foglie di spinaci (o biete o cicoria)
4 broccoletti
1 zucchina piccola o 1/2 se più grande
1 patata dolce o americana
3 cm di alga Kombu (mettete in ammollo con i fagioli o direttamente in pentola)
1 pezzetto di sedano
olio extravergine d'oliva
sale di Mothia e pepe nero
semi di zucca e miglio soffiato (facoltativi per guarnire)
un ciuffetto di rosmarino

Procedimento:
Lavate e tagliate tutte le verdure, sciacquate il miglio abbondantemente e anche i fagioli Mung (se non li avete messi a bagno).
Mettete il miglio da solo in una pentola abbastanza capiente e tostatelo un attimo, quindi aggiungete i fagioli e le verdure, acqua che copra di almeno il doppio e l'alga kombu. Fate cuocere per 30/40 minuti circa, finchè tutto sarà ben cotto. Se necessario aggiungere altra acqua bollente poco a poco, senza esagerare per non ritrovarsi con una brodaglia insapore.
Una volta cotto  potete salare e pepare, togliere l'alga (se preferite) e frullare tutto.
Condite con un filo di olio extravergine, semi di zucca leggermente tostati in padella, un ciuffetto di rosmarino e miglio soffiato (o riso se li avete).




lunedì 5 ottobre 2015

Pizza veloce o flatbread


Alcune volte anche io ho poco tempo per cucinare, ma non per questo decido di mangiare male.
La pizza è una di quelle cose che richiede lunghi tempi tempi di lievitazione ed in pochissime pizzerie la fanno con ingredienti biologici di qualità, per cui non la mangio mai. In commercio però si trovano delle basi per pizza, biologiche, di farro, grano saraceno, frumento o senza glutine.
Leggete sempre gli ingredienti ed evitate tutti i prodotti con una lista troppo lunga, o quelli che contengono olio di palma. Io preferisco sempre prodotti che utilizzano olio extravergine di oliva, che non contengano zucchero raffinato e carragenina, per citare alcuni nemici della salute.
Ecco la mia pizza autunnale...che poi è più un flatbread perchè di pizza ha poco.
Ingredienti pochi come sempre: la base di farro integrale, carote, erbette (biete o erbe selvatiche), semi di canapa o qualsiasi seme gradite maggiormente, olio di canapa o extravergine d'oliva.
In forno a 160° bastano 10/15 minuti.
Non sarà pizza, ma è un gustoso pasto serale, nutriente e leggero!

Ingredienti:
1 base per pizza biologica (di farro e cereale preferito)
2 carote (cotte a vapore o stufate)
1 mazzettino di erbette (saltate in padella)
1 manciata di semi di canapa (o i vostri preferiti)
sale di Mothia e pepe
olio di canapa o extravergine d'oliva

Procedimento:
Frullate le carote cotte a vapore o stufate con un filo d'olio e acqua, aggiustando di sale e pepe.
Spalmate la crema di carote sulla base, aggiungete le erbette o biete (o altre verdure) e mettete in forno a 160° per 10/15 minuti. Appena ben dorata tiratela fuori dal forno e spolveratela di semi macinati. Conditela con un filo d'olio di canapa o extravergine d'oliva.

giovedì 24 settembre 2015

Penne di farro con verdure confit e sesamo nero


Ancora un piatto di pasta?...mi era avanzato del pesto! Magari succede anche a voi, oppure non vi piace la zucca e cercate un'altra idea.
Anche questa ricetta è facile, veloce e gustosa e ha un tocco in più. Gli ingredienti sono pochi: pomodorini ciliegini, melanzane, pesto, penne di farro, pesta al basilico e....sesamo nero!
Le verdure le ho cotte in forno e come sempre dolcemente a 160°, semplicemente con sale, pepe ed olio extravergine d'oliva.


Il sesamo nero è l'ingrediente che trasforma un piatto semplice in qualcosa di più profondo sotto ogni punto di vista. Abbellisce, aggiunge almeno un paio di dimensioni in fatto di gusto e texture e sotto il profilo nutrizionale è una vera gemma, essendo ricco di sostanze importantissime per combattere l'invecchiamento, come vitamina B e ferro, ricchissimo di calcio, zinco e vitamina E.
Questa volta ho utilizzato pennette di farro e ho fatto una foto anche alla pentola... :-p




Ingredienti per 2 persone:
150 grammi di pasta di farro
1 melanzana
500 gr di pomodorini ciliegini
2 cucchiai di pesto di basilico fatto in casa
2 cucchiai di sesamo nero
sale integrale di Mothia e pepe
olio extravergine d'oliva

Procedimento:
Accendete il forno a 160° e mentre aspettate che arrivi a temperatura lavate la melanzana e i pomodorini, tagliate le melanzane in bastoncini lunghi e lasciate interi i pomodori e metteteli sulla placca del forno, coperta da carta forno. Condite con sale integrale, pepe e olio prima di infornare.
Nel frattempo mettete la pentola per la pasta.
Le verdure staranno in forno per 25 minuti circa, forse meno, ma dipende dal forno, rigirate le melanzane a metà cottura e spegnete quando tutto e dorato e ben cotto.
Condite la pasta fumante con le melanzane e i pomodorini che, se preferite potete un po' schiacciare con la forchetta, unite il pesto e una volta impiattata spolverate di sesamo nero leggermente tostato.

Con il pesto (si vede poco il sesamo)

Senza pesto





mercoledì 23 settembre 2015

Farinata con zucchine...la frittata di ceci!

 

Qualche sera fa stavo parlando di cucina naturale e vegana con la mia amica Elvira e si discuteva di secondi piatti e mi ero quasi dimenticata di questa facilissima e pratica alternativa alla classica frittata.
Con pochissimi ingredienti, di ottima qualità come sempre, si riesce a mettere d'accordo anche il più scettico dei commensali.
La base di farina di ceci rimanda alla tradizione di svariate regioni italiane, alle sicilianissime panelle, la farinata, la cecina, la torta, alcuni dei nomi usati tra Liguria e Toscana, si possono utilizzare un'infinità di ortaggi e tuberi diversi per arricchirla e renderla sempre diversa.
Oggi la prapariamo con le zucchine e la cipolla.


Con questo clima incredibilemente estremo e variabile, le zucchine hanno fatto una breve apparizione durante l'estate e sono poi state decimate dalle temperature tropicali di fine luglio ed agosto. Adesso sono riapparse, grazie al calo delle temperature. Ne approfitto per gustarne ancora qualcuna prima che arrivino quelle di serra.
Anche per questa ricetta vi suggerisco alcuni accorgimenti prima di passare al procedimento vero e proprio.
Per prima cosa, è bene preparare la 'pastella', combinando insieme la farina di ceci bio con acqua, olio extravergine e sale e lasciarla riposare finchè le zucchine non saranno cotte e il forno caldo.
In questo modo il sapore caratteristico della farina di ceci si ammorbidirà un po' e se vorrete usare la curcuma o altra spezia, queste avranno modo di infondersi nel composto.


Parliamo adesso delle verdure e della loro cottura. Io non friggo quasi mai, le verdure le cuocio spesso al vapore, in forno a 160° oppure con olio ed acqua e un coperchio praticamente ermetico.
Ho cotto così la cipolla e la zucchina per questa frittata, pulendo e affettandole e mettendole in padella con olio extravergine, sale integrale marino, e un po' d'acqua. Faccio scaldare tutto insieme e poi metto subito il coperchio fino a quando le verdure non saranno tenere, quindi tolgo il coperchio e faccio asciugare un po' l'acqua rimasta.


Quando è tutto pronto si procede...unisco le verdure alla pastella di farina di ceci e rimetto nella stessa padella e in forno fino a cottura ultimata.
Nella foto che segue vedrete la curcuma, che avevo dimenticato ed ho unito in extremis :-)





Ingredienti per 4 persone:
Pastella
125 grammi di farina di ceci bio
300 grammi di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino scarso di sale integrale di Mothia
1 cucchiaino di curcuma (facoltativo e sostituibile con altre spezie o erbe)
pepe nero a piacere

Verdure
1 zucchina grossa (400 grammi circa)
1 cipolla rossa piccola
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
mezzo bicchiere d'acqua

Procedimento:
In una ciotola mescolate insieme gli ingredienti per la pastella e lasciate riposare. 
Accendete il forno a 160° e iniziate a lavare, pulire e tagliare le verdure. Io  ho tagliato la zucchina a metà, poi ancora a metà e quindi in fette non troppo sottili, altrimenti si disfano completamente. La cipolla invece potete tagliarla a rondelle sottili o nel senso della lunghezza come ho fatto io.
Cuocete le verdure come spiegato sopra. Impiegheranno circa 10-15 minuti a cuocersi ed asciugarsi.
Unite le verdure cotte alla pastella e versate nella stessa padella, se adatta al forno oppure in una teglia o pirofila da forno, considerando che la farinata non dovrà venire troppo alta, altrimenti risulterebbe troppo cremosa internamente.
Infornate a 160° gradi per 25 minuti circa o finchè dorata e asciutta.
Eccola!






lunedì 21 settembre 2015

Pasta con pesto di fine estate




Oggi ho trascorso la mattina in terrazza a curare il mio orto sinergico in vaso. All'inizio dell'estate, per cercare di capire bene le consociazioni, ho piantato basilico a volontà, per studiarne il comportamento in sinergia con altre piante. Il risultato è stato una quantità incredibile di basilico!!!
Oggi ho tolto qualche cima e qualche fiore per preparare le piante ad affrontare l'inverno e mi sono ritrovata con un cestino pieno di foglie profumatissime.

Pesto? Si, ma non il classico.
Faccio un pesto di fine estate ed uso anche la zucca caramellata che stavo già preparando senza sapere bene perchè.

Terzo ingrediente: semi di canapa!
Il condimento perfetto per delle caserecce integrali di grano duro Tumminia.

Il risultato è molto equilibrato, sia sotto il profilo nutrizionale, sia sotto quello del gusto.

Il procedimento è semplicissimo, trattandosi di un pesto, la parte più lunga è rappresentata dalla cottura in forno della zucca caramellata, per via di una cottura dolce e prolungata, ma ne vale la pena!




Ingredienti per 2 persone:
500 grammi di zucca (circa 4 fette con la buccia)
1 cucchiaio di malto di riso
1 mazzetto di basilico
50 grammi di semi di canapa decorticati (più una manciata per guarnire)
150 grammi di caserecce integrali di grano duro Tumminia
1/2 spicchio d'aglio o anche meno
sale integrale di Mothia
olio extravergine di oliva
 

Procedimento:
Cominciate accendendo il forno a 160 gradi e lavando la zucca con la sua buccia e tagliandola a fette grosse circa 1 dito, cercando di essere il più uniformi possibili, in modo da avere una cottura omogenea.
Mettete le fette di zucca sulla placca, con carta forno e a filo, dal cucchiaio lasciate scendere il malto di riso, muovendovi abbastanza velocemente in modo da creare una "ragnatela" sulla zucca. Non esagerate con le quantità, se dovete metterne meno di un cucchiaio fatelo. Adesso salate, pepate e mettete in forno per una mezzora o poco più, rigirando le fette a metà cottura, finchè la polpa non risulterà tenera, quasi sfatta.
Potete mettere un pentolino con poca acqua in forno per creare un po'di vapore ed mantenere umida la zucca.

Adesso in un frullatore mettete le foglie di basilico, sale, l'aglio grattuggiato al momento, i semi di canapa e circa 3 cucchiai di olio extravergine. Aggiungete quindi 2 delle 4 fette di zucca caramellata, ovviamente private della buccia, e frullate ancora.
Nel caso di pesti fatti a crudo, se devo allungare un po', non uso acqua di cottura della pasta, perchè cuocerebbe, preferite invece acqua fredda di frigorifero, per mantenere brillanti i colori. Regolate quindi la consistenza del pesto in questa maniera e conditeci la pasta, la cui cottura non credo vi debba spiegare....
Servite con una fetta di zucca intera, come nella foto o con dadini che ricaverete dopo aver eliminato la buccia. Spolverate con semi di canapa. 






venerdì 18 settembre 2015

Spaghetti di grano duro Senatore Cappelli con pomodori e capperi


Quanti ingredienti servono per cucinare un piatto gustoso, salutare e dall'aspetto icredibile?
Pochissimi, ma di ottima qualità!
Io cucino sempre con ingredienti di stagione: i pomodori in estate, i finocchi in inverno, godendomi il meglio di ogni ortaggio al massimo delle sue potenzalità e benefici. Inutile dire che assecondare la natura in ogni Sua decisione è per me la scelta più furba, per la nostra salute, per il portafogli e per la salvaguardia del pianeta su cui siamo ospiti. E in più...che sapore ha un pomodoro a gennaio???
Così, facendomi cogliere da un'anticipata malinconia alle porte dell'autunno, mi cucino gli ultimi piatti di pasta al pomodoro e vi racconto qui la ricetta.


 Ho usato pomodori biologici, un misto di tutti quelli ben maturi che avevo in casa, rosa, pachino, perino, da sugo o da insalata poco importa, capperi di lipari, cipolla rossa del mio orto, tanto basilico e olio extravergine profumatissimo e biologico.


Quale pasta preferire? Un argomento su cui soffermarsi a discutere e a pensare. Integrale è senza dubbio la scelta migliore, ma non tutte le paste integrali nascono uguali. La pasta bianca, iper-raffinata, possiamo usarla ogni tanto, deve essere veramente un'eccezione alla regola, ma anche questa scegliamola con criterio.
Io preferisco i grani antichi, è cosa nota! Senatore Cappelli, Tumminia, sono alcuni dei nomi più noti ormai e cominciano ad essere di facile reperimento in negozietti bio o grossi supermercati. E' vero che costano un po' di più, ma è tutto un altro vivere e stimolano l'economia italiana, rigerenano le terre incolte, danno lavoro ai giovani, fanno bene alla salute....avete bisogno di più ragioni per iniziare a pretendere che vengano usati anche al panificio sotto casa?
Qui uso spaghetti bianchi di grano duro Senatore Cappelli, l'eccezione non la regola!


E adesso parliamo dei dettagli, che ai più può sembrare tecnica, ma che invece rappresenta la poesia, la differenza tra un piatto buono ed uno delizioso: il taglio di pomodori e cipolla!
Dopo avere spellato e tagliato il pomodoro a metà nel senso della sua lunghezza, dovete svuotarlo dei semi, senza spremere o martoriare la polpa, ma lasciandola integra e liscia. Tagliate adesso, sempre seguendo la lunghezza, delle striscioline non troppo sottili, della larghezza di un dito.
Anche la cipolla andrà affettata per lungo, sottilmente, non a rondelle mi raccomando.
Dissalate i capperi in acqua fredda e siete pronti per cominciare....




Ingredienti per 3 persone:
250 grammi di spaghetti di grano duro Senatore Cappelli, bianchi o integrali
4 pomodori maturi
1/2 cipolla rossa di medie dimensioni
una manciata di capperi di Lipari o Pantelleria
1 spicchio di aglio intero (facoltativo)
basilico
olio extravergine d'oliva
sale integrale di Mothia
pepe nero


Procedimento:
In una padella capiente versate un filo d'olio abbondante, le striscioline di pomodoro e di cipolla, preparate come descritto sopra e lo spicchio d'aglio se lo usate e cominciate a far rosolare dolcemente. Aggiungete i capperi e lasciate andare qualche minuto salando leggermente.
Nel frattempo mettete sopra la pentola per gli spaghetti, al bollore salate e buttate la pasta. Un po' di acqua di cottura andrà adesso a terminare la cottura del sugo di pomodori che non dovranno disfarsi, quindi cercate di fare tutto il contemporanea.
Aggiustate il condimento di sale e di pepe nero, eliminate lo spicchio d'aglio e terminate la cottura degli spaghetti in padella aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Finite con il basilico fresco.

Gli spaghetti sono buonissimi così o anche con una spolverata di semi di capana decorticati. 


 

giovedì 17 settembre 2015

Latte di mandorla

Oggi latte...di mandorla! Niente panetti zuccherati, polveri o strani macchinari costosi e ingombranti.
Non c'è piacere più grande per me che farmi in casa tutto ciò che posso permettermi di non acquistare. La poesia sta nell'amore e nella dedizione che si mettono nel cibo che ci nutre.


Gli ingredienti sono pochissimi e devono essere di qualità ottima per ottenere risultati che sbalordiscono anche i meno avvezzi al "fai da te".
Servono:
Mandorle: biologiche, fresche in primavera, secche il resto dell'anno, ma ben conservate, messe in ammollo per qualche ora o anche la notte prima in frigorifero e quindi private della pellicina.
Acqua: qui sta a voi la scelta, a seconda dei vostri standard. Di fonte, imbottigliata, di rubinetto, ognuno scelga ciò che ritiene migliore.
Sale: un pizzico di sale marino integrale, se siete in Sicilia preferite il sale di Mothia, locale, a Km 0. Se lo avete già in casa, il sale rosa dell'Himalaya è senza dubbio un'ottima scelta.


Fino a qui l'essenziale, assieme ad un frullatore, un setaccio/colino/garza per separare il liquido dalla polpa una volta frullati, un imbuto ed un barattolo o bottiglia in vetro per conservare il delizioso latte una volta pronto.


A questo punto la ricetta si può arricchire di mille altre sfumature a seconda dei gusti e delle esigenze.
Per dolcificare le vie migliori sono ovviamente quelle naturali, vi suggerisco per tanto di sfruttare la naturale dolcezza di datteri o fichi secchi, oppure le tantissime qualità del malto di riso o dello sciroppo d'acero, anche se l'ultimo molto più costoso.
Via libera a vaniglia (vera), cannella, cardamomo, curcuma, per conferire l'aroma che più vi piace o "vestirlo" di nuovo per cambiare un po' o per un'occasione speciale.


Le proprietà delle mandorle dovrebbero essere note a tutti, ma non lo sono; ricchissime di vitamine del gruppo B, vitamina E e J, calcio, zinco, magnesio, ferro, potassio, rame, fosforo e manganese.
Altamente proteiche ed energetiche, rinfrescanti di intestino e vescica e protettive nei riguardi di tumori del colon.
10 mandorle al giorno garantiscono ossa e denti forti!

Che dire di più, ne vale proprio la pena!




Ingredienti:
250 grammi di mandorle messe in ammollo e spellate
1 litro di acqua
un pizzico di sale fino di Mothia o rosa dell'Himalaya
a picere
3 datteri o fichi secchi o malto di riso o sciroppo d'acero
vaniglia o cardamomo o cannella o curcuma

Procedimento:
Risciacquate le mandorle e frullatele insieme all'acqua. Per evitare di surriscaldare troppo le mandorle nel processo, il mio consiglio è di frullare per il minor tempo possibile, in piccole quantità e poi lasciare il tutto in infusione per una buona mezzora.
Nel caso in cui abbiate scelto di usare i datteri o i fichi come dolcificante, se molto secchi, rinveniteli anch'essi nell'acqua di ammollo delle mandorle e frullateli insieme*.
Aggiungete il pizzico di sale e qualsiasi spezia abbiate scelto.
Filtrate anche due o tre volte a seconda dei gusti. Potete filtarlo una sola volta se non vi da fastidio qualche residuo di polpa.
Conservate in barattolo o bottiglia rigorosamente di vetro ben chiuso in frigorifero. Sarà ottimo per 2 o 3 giorni, a seconda della temperatura esterna e del frigorifero.

*La rimanente polpa si chiama okara e non va assolutamente gettata, ma può e deve essere utilizzata per torte, biscotti, farciture. Utilizzatela nella preparazione di dolci se avete aggiunto molti datteri o fichi e vaniglia, altrimenti, se volete usarla in piatti salati, dolcificate e aromatizzate il latte dopo averlo filtrato dall'okara.




L'estate Veggie-ssima di Lunedi No Meat

Si sta concludendo la stagione più amata e calda dell'anno e noi tiriamo le somme.
E' stata senza dubbio un'estate piena di soddisfazioni e di tanti passi avanti per Lunedì No Meat e per la cucina naturale.
Vi propongo alcune delle foto scattate durante gli eventi divulgativi, gli aperitivi e le cene che hanno coinvolto tanta gente e location diverse, tutte bellissime....bellissima la gente e i luoghi.
Un grazie speciale va a tutti coloro che aiutano, senza mai tirarsi indietro, a dare vita a queste serate e a diffondere una cultura sempre più ecologica e in sintonia con la Natura!


Parco Suburbano di Scafa, Capo d'Orlando


Parco Suburbano di Scafa, Capo d'Orlando

Parco Suburbano di Scafa, Capo d'Orlando

Vista di Capo d'Orlando

Orto in permacultura, Scafa, Capo d'Orlando

Paella con riso integrale e verdure estive



Pane con lievito madre e farina di grano Senatore Cappelli

Mini muffin al basilico e pomodorini confit

Insalata di riso venere e frutta

Insalata di riso bicolore e nasturzi

GADAM, San Marco d'Alunzio

GADAM, San Marco d'Alunzio

GADAM, San Marco d'Alunzio

Pinzimonio e hummus

Polpettine di semi

Robiola di mandorle

Pane di grani antichi